Il polline viene raccolto dalle api sui singoli fiori. Esso è costituito da una polverina, che in natura serve, grazie all’azione di alcuni insetti (primi fra tutti le api) ed al vento, ad impollinare i fiori affinché producano i loro frutti.

Il polline d’api è straordinario, dal punto di vista nutrizionale. Infatti, contiene tutti gli elementi necessari alla salute dell’organismo e allo sviluppo psico-fisico, tant’è vero che le api lo utilizzano come uno dei loro principali elementi di nutrizione.

Le caratteristiche chimiche del polline cambiano, a seconda del fiore da cui è raccolto, costituendo comunque un alimento completo poiché contiene proteine, vitamine, grassi, aminoacidi, fibre, enzimi, carboidrati, tutti utili per l’uomo.

Esso infatti contiene: calcio, cromo, ferro, fosforo, zinco, magnesio, manganese, potassio, rame, silicio, sodio, vitamine (eccetto la B4 e la F), enzimi, tutti gli 8 aminoacidi essenziali e tante sostanze antiossidanti.

Un alimento unico!

  1. Polline: benefici e proprietà

Il polline d’api ha proprietà nutritive incredibili: un cucchiaio è in grado di coprire, ad esempio, il fabbisogno vitaminico di una persona (eccezion fatta, come detto, per le vitamine F e B4), motivo per cui è un ottimo alimento per evitare carenze

Esso favorisce la sintesi proteica e ormonale, la produzione di energia e la trasmissione di impulsi nervosi. Infatti, contiene fitoestrogeni e bioflavonoidi e per questo può essere di aiuto nel contrastare squilibri endocrini o per dare un effetto energizzante sul sistema nervoso.

Inoltre, ha una funzione altamente energetica e tonica, grazie al fruttosio ed al glucosio che contiene.

Esso è in grado di aiutare la risposta dell’organismo allo stress dovuto a patologie, stili alimentari errati, stanchezza, stress emotivo, ai cambi di stagione, agli sbalzi termici.

E’ stato studiato che; aiuta a combattere le carenze vitaminiche; rafforzare il sistema immunitario; ha proprietà antiossidanti e contrasta i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento; arricchisce la flora intestinale; aiuta l’organismo a combattere gli stati influenzali; stimola il metabolismo.

Uno studio effettuato dall’Associazione Aspromiele e la Cooperativa Piemonte Miele di Fossano ha dimostrato che il polline favorisce:

  • la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue 
  • la riduzione della circonferenza vita e del grasso corporeo addominale 
  • il miglioramento delle prestazioni sportive  
  • il polline di castagno ha effetti sulla riduzione delle infiammazioni a carico del sistema scheletrico e vascolare, con evidente riduzione dei dolori articolari e della stanchezza generale 
  • la presenza di prebiotici ha migliorato il transito e la permeabilità intestinale, favorendo in questo caso l’acquisizione di peso corporeo e la riduzione del livello di stress e stanchezza 
  • l’assunzione di polline non ha ridotto la circonferenza vita dei partecipanti, ma ha migliorato i livelli di trigliceridi

Inoltre, è dimostrato che:

  1. Depura il fegato: si tratta di un rimedio efficace per proteggere questo organo, contribuendo a difenderlo da possibili patologie 
  2. È efficace per limitare colesterolo e trigliceridi nel sangue perché fa da “spazzino” del microcircolo sanguigno.
  3. È un toccasana per l’apparato gastrointestinale perché limita le fermentazioni intestinali e le disbiosi, prevenendo anche la stitichezza. 
  4. È utile anche in caso di vertigini, stanchezza e disidratazione ed è un integratore importante per gli sportivi perché nutre muscoli, tessuti nervosi e microvasi sanguigni. 
  5. Ha un’azione antianemica. 

Il polline è considerato un integratore eccellente, soprattutto per chi segue una dieta vegetariana. Si può utilizzare a colazione per arricchire uno dei tanti tipi di yogurt o il latte, tuttavia il consiglio è quello di consumarlo la mattina, a digiuno. Generalmente la dose giornaliera è pari a un cucchiaio, da masticare bene, protraendo l’assunzione per circa un mese e ripetendola, eventualmente, più volte all’anno in concomitanza con i cambi di stagione. 

E’ opportuno precisare, comunque, che nonostante i suoi infiniti benefici è sempre bene rivolgersi al proprio medico, prima di consumare il polline d’api in maniera indiscriminata. Esso, infatti, può provocare reazioni allergiche come prurito, arrossamenti, problemi respiratori, gonfiore della lingua o vomito. Se assumete polline d’api per la prima volta, il consiglio è quindi di iniziare con una dose bassa (la punta di un cucchiaino), da masticare molto bene, anche per facilitarne la digestione. Esiste, inoltre, una piccola parte della popolazione intollerante al polline che sviluppa effetti collaterali soprattutto a livello intestinale, con conseguente cattiva digestione o diarrea. In tutti questi casi il polline d’api, come qualsiasi altro alimento non “accettato” dal nostro organismo, andrebbe eliminato dalla dieta. Infine, salvo diverse indicazioni del proprio medico, il polline d’api va evitato in età pediatrica, in gravidanza e allattamento.

Carrello
Torna in alto